L’Esposizione Criminologica Nazionale è uno spazio didattico e culturale dedicato al tema della

criminologia,

unico sul territorio italiano.

L’Esposizione Criminologica Nazionale è uno spazio didattico e culturale dedicato al tema della criminologia, unico sul territorio italiano. È sia un centro espositivo della più ampia raccolta oggi esistente in Europa di oggetti originali riguardanti la storia del crimine, sia un luogo di incontri, conferenze, nonché eventi e collaborazioni di carattere informativo, scientifico, artistico ed educativo.

La collezione consta a oggi di oltre 1000 oggetti, con reperti autentici e unici di scene del crimine o appartenuti a criminali – anche seriali – italiani e stranieri, spaziando dagli Stati Uniti all’Europa, e copre un’epoca che va dal XVI secolo ai giorni nostri.

Il percorso include anche sezioni dedicate alle tecniche di indagine attuali e del passato, agli studi dei ricercatori ottocenteschi e diverse ricostruzioni di singoli oggetti e intere scene del crimine relative a famosi casi di cronaca.
Queste ultime sono estremamente realistiche, ricreate basandosi sulle foto scattate sul luogo del delitto dagli organi investigativi, e rappresentano, oggi, la più fedele riproduzione disponibile di carattere didattico/scientifico.

Parte del materiale è stato, nel tempo, esposto in svariate occasioni:

  • alla mostra “Serial killer: dalla vittima al carnefice” (tenutasi a Jesolo (VE) per tutto il 2016, che ha registrato decine di migliaia di visitatori);
  • alla Facoltà di psicologia di Padova (2011);
  • a Palazzo Zaguri (VE) in occasione della mostra “Venice Secrets” (dal 2017 al 2021);
  • al ciclo di conferenze sulle scienze forensi “VimoCrime” tenutosi a Vomodrone (MI) (2019) con la partecipazione dell’ex gen. dei RIS Luciano Garofano;
  • alla mostra su “Leonardo Da Vinci anatomista”, in collaborazione con Venice Exhibition (Venezia, dal 2017 al 2020);
  • nella manica lunga del castello di Casale Monferrato (AL) (2009);
  • nella torre del secondo cortile del castello di Casale Monferrato (2018);

È stato inoltre oggetto di interesse di varie testate giornalistiche (Corriere della Sera, Giornale Nove da Firenze, Mistero Magazine, periodico nato dal successo della storica trasmissione di Italia 1), che hanno dedicato ampio spazio alla particolarità e unicità delle esposizioni.